Maria Montessori agli inizi degli anni ’20 fu una pedagogista innovativa sul piano dell’intervento educativo, costruendo un metodo adottato in molte scuole del mondo. Oggi a 150 anni dalla sua nascita stiamo respirando un nuovo entusiasmo per questa pedagogista, non solo nell’ambito dell’infanzia ma anche per ciò che riguarda il mondo della demenza. Il programma Montessori nel sostegno della cura delle persone con demenza si è rivelata negli anni una scelta preziosa ed interessante.
La semplicità e la pedagogia di base possono essere concretizzati dai care giver come dal professionista e questo rappresenta sicuramente un valore aggiunto nelle diverse realtà perché è l’autonomia e l’impegno quotidiano attraverso azioni semplici che permettono di essere attivi ed impegnati.
Le difficoltà dovute alla demenza, non precludono assolutamente un bisogno fondamentale che è quello di essere indipendenti, rischio purtroppo vissuto in molte mura domestiche, dove il caregiver tratta la persona come malata o un bambino incapace o in molte RSA dove l’ambiente è più simile a quello di un ospedale o una prigione piuttosto che una casa.
Noi dobbiamo comprendere che non dobbiamo distrarre, ma impegnare attraverso il coinvolgimento!!
Per tanto:
Quali attività programmare?
Come chiedere di effettuare un’attività?
Come gestire una situazione di aggressività?
Come leggere il “non ho voglia”?
Come organizzare il quotidiano?
Come sopperire al “non siamo abbastanza in turno”?
Nel 2021 stiamo organizzando dei corsi di formazione sull’approccio montessoriano per le demenze sia in Italia che in Svizzera, utili per educatori, pedagogisti, infermieri, direttori di struttura, operatori e care giver.
Inoltre sarà possibile chiedere una consulenza on line proprio per poter rispondere alle diverse richieste di questo periodo.
Per informazioni su costi, modalità e contatti: info@avoncellianita.it
Utili libri per approfondire l’argomento: https://www.avoncellianita.it/libro-intuizioni-montessoriane-per-la-demenza-una-nuova-visione-di-cura/