Che cos’è il Modello Montessori Demenza

Il modello Montessori che in questi anni ho percepito come approccio da portare avanti, rappresenta il risultato di un percorso lungo circa 20 anni, in cui ho potuto cogliere l’importanza di una visione complessiva a livello sistemico della persona con demenza e della sua famiglia sotto il profilo trigenerazionale.

Partendo dalla teoria della retrogenesi, il modello Montessori per la demenza, MMD, che propongo all’interno delle terapie non farmacologiche ha come caratteristica essenziale quella di costruire una relazione positiva tra la persona affetta da demenza, le persone che le stanno accanto e l’ambiente, così da ridurre gli eventuali segni di stress, che spesso vengono erroneamente definiti come stati di agitazione, aggressività o più in generali come disturbi del comportamento.

Il pensiero di Maria Montessori, diviene il filo conduttore di questo modello, che però deve tenere sempre ben presente la diversità di intervento, visto che stiamo trattando una persona adulta.

La persona con demenza non perde la sua identità con la malattia, per tanto, sarà necessario adottare tutte le possibili strategie per mantenere la sua vera essenza.

Questo approccio può essere applicato al mondo degli anziani, dove la cura sta proprio nella conoscenza di chi erano, negli ambienti, ma anche alla creazioni di supporti mirati, alle loro relazioni e al loro apprendimento, che a differenza di quello dei bambini che acquisiscono competenze per poi evolversi, quello degli anziani è l’opposto, con il conseguente decadimento e oblio.

Identità, relazione e cura rappresentano i cardini del mio approccio attraverso un pensiero montessoriano.