È un disturbo del comportamento?

Disturbo del Comportamento nelle Demenze: Non Solo la Malattia, ma un Bisogno Non Compreso

Nelle persone affette da demenza, i cambiamenti comportamentali sono spesso visti come una manifestazione inevitabile e intrinseca della malattia stessa. Comportamenti come l’aggressività, l’ansia, l’irritabilità, la confusione e la difficoltà nell’esprimere desideri o bisogni sono frequentemente interpretati come sintomi della demenza, legati alla progressiva perdita delle funzioni cognitive. Tuttavia, è importante sfatare l’idea che tali disturbi siano esclusivamente causati dalla malattia e far comprendere che, in molti casi, il comportamento problematico dipende da fattori fisiologici non riconosciuti o da bisogni fondamentali non soddisfatti.

La Demenza non è l’unica causa del disturbo comportamentale

Sebbene la demenza influenzi il cervello, alterando le capacità cognitive e comportamentali, non tutti i cambiamenti comportamentali sono direttamente imputabili a essa. In effetti, molti di questi comportamenti sono, nella realtà, un riflesso di fattori fisici e biologici che vanno al di là della malattia neurodegenerativa. La sofferenza fisica, il dolore cronico, infezioni non diagnosticate, o problemi legati all’alimentazione e all’idratazione possono contribuire enormemente alla modificazione del comportamento.

Inoltre, la comunicazione nelle persone con demenza diventa sempre più difficile con il progredire della malattia. Quando una persona non è in grado di esprimere verbalmente un disagio o un bisogno, può manifestarlo attraverso il comportamento, che potrebbe sembrare inappropriato o incoerente senza una comprensione del contesto fisico o psicologico che lo sottende.

Fisiologia e Benessere: Il Corpo Parla

Un aspetto fondamentale da considerare è che molte persone con demenza non sono in grado di comunicare efficacemente se provano dolore fisico. Potrebbero soffrire di mal di stomaco, dolori articolari, costipazione, infezioni urinarie o persino effetti collaterali di farmaci, ma non essere in grado di manifestarlo in modo chiaro. Un comportamento come l’agitazione o l’aggressività potrebbe, in questi casi, essere la risposta a una necessità fisiologica non soddisfatta, piuttosto che il risultato diretto della malattia.

Le difficoltà alimentari, ad esempio, possono derivare da problemi nella masticazione o nella deglutizione, difficoltà a mangiare in modo autonomo, o addirittura una ridotta sensazione di fame e sete. Se la persona non viene correttamente nutrita o idratata, potrebbe comportarsi in modo irrequieto o disorientato. Ecco perché è fondamentale che chi si prende cura delle persone con demenza consideri anche questi aspetti fisici quando si verificano cambiamenti comportamentali.

Bisogni Non Soddisfatti: Un Passaggio Cruciale

Un’altra causa spesso ignorata dei disturbi comportamentali nelle persone con demenza è la difficoltà di soddisfare i bisogni emozionali e psicologici. La mancanza di stimoli, la solitudine, la frustrazione o la paura possono manifestarsi con cambiamenti comportamentali. Se una persona ha difficoltà a comprendere dove si trova, a riconoscere le persone a lei care, o a capire cosa sta accadendo intorno a sé, può sentirsi persa e vulnerabile, il che può portare a reazioni emotive intense, come l’irritabilità o l’aggressività.

In questi casi, un approccio sensibile e centrato sulla persona può fare la differenza. Invece di considerare il comportamento come una “anomalìa” derivante dalla malattia, è essenziale cercare di capire quale bisogno emotivo o fisico non sia stato soddisfatto. La rassicurazione, la stimolazione sensoriale, e l’approccio empatico possono ridurre il disagio e migliorare il comportamento.

L’importanza di una valutazione accurata

Gli operatori sanitari, i caregiver e le famiglie devono essere consapevoli di queste possibili cause fisiche e psicologiche dei cambiamenti comportamentali. Una valutazione accurata e multidisciplinare è essenziale per identificare e trattare eventuali problemi medici non riconosciuti. Esami clinici regolari per monitorare il dolore, le infezioni, le problematiche digestive o la qualità del sonno, così come l’attenzione ai fattori psicologici e ambientali, sono tutti aspetti che possono aiutare a risolvere disturbi comportamentali senza ricorrere a trattamenti farmacologici, che a volte non sono la soluzione.

Conclusioni

In definitiva, sebbene i disturbi comportamentali nelle persone con demenza siano complessi e possano sembrare parte integrante della malattia, è fondamentale non ridurli a semplici sintomi della demenza stessa. Essi spesso nascondono problematiche fisiologiche non comprese o bisogni non soddisfatti che meritano attenzione. Una cura che guardi al paziente nella sua totalità, rispettando e comprendendo le sue necessità fisiche, emotive e psicologiche, è la chiave per ridurre il disagio e migliorare la qualità della vita di chi vive con la demenza.