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GERIATRA A DOMICILIO: Collaborazione con il Dott. Valerio Benori

In questi anni molte volte i familiari o realtà, mi hanno contattato chiedendomi un intervento in ambito educativo, cognitivo o domiciliare.

Spesso è emersa la necessità di collaborare con validi professionisti che hanno una visione della persona a livello completo, uscendo anche dall’aspetto solo sanitario, innescando un intervento il più specifico possibile.

La dott.ssa Avoncelli Anita ha iniziato a collaborare con il Dott. Valerio Benori, geriatra che presta servizio sia a livello ambulatoriale che domiciliare e che sposa il modello Montessori nel campo delle demenze.

Conoscere una famiglia è entrare in punta di piedi nella vita dei suoi membri, tutto ciò rappresenta il primo passo per una cura che mette veramente al centro la persona.

Alla pagina PARTNER trovate il suo riferimento: https://www.avoncellianita.it/partners/

La formazione non è un costo ma un investimento

Risulta sempre più urgente, tornare ad investire su un processo di apprendimento, che non si esaurisce ad una certa età o con il raggiungimento di una certa posizione professionale, ma la formazione continua permette di acquisire nuove conoscenze,  utili a valorizzare la professionalità nel presente e nel futuro, a qualunque punto della carriera ci si trovi.

La formazione dovrebbe essere sempre più vista in modo lungimirante, ovvero come un vero e proprio investimento del capitale umano, azienda o struttura che sia, soprattutto quando si parla di realtà che operano con altre persone.

Dopo il periodo Covid si assiste invece ad una fuga sempre più rilevante del personale socio sanitario nel campo dell’assistenza?

Il poco riconoscimento è sicuramente una componente importante. Si vuole veramente fare qualcosa per invertire tale tendenza?

Pensiamoci e torniamo ad investire nel capitale umano, per oggi, ma soprattutto per domani.

Nuova stagione Nuovi corsi

Siamo lieti di informarvi che stiamo pianificando i nuovi corsi per la prossima stagione:

autunno inverno 2024

inverno primavera 2025

Con molte novità soprattutto sul tema del disturbo del comportamento, come gestire le situazioni più critiche, come attivare il cambiamento nella propria équipe.

Se sei un professionista o una struttura ti aspettiamo.

Stiamo raccogliendo le tue preferenze, che cosa ti aspetti dal corso, che cosa senti come bisogno formativo.

A tutto questo cercheremo di dare una risposta

Ti chiediamo di rispondere a questo breve modulo: https://forms.gle/ioSbD6cskRdigY4X8

oppure mandare una mail a: info@avoncellianita.it

Perché Montessori nelle demenze?

Il Programma Montessori per la Demenza (MPD) offre un approccio innovativo e sensibile per affrontare le sfide legate alla demenza, concentrandosi sulla preservazione e il rinforzo delle capacità residue delle persone affette da questa condizione. Integrando i principi della didattica montessoriana, il MPD si basa su una serie di strategie mirate e attività strutturate che si adattano alle esigenze e al livello di compromissione cognitiva del singolo paziente.

Gli studi  evidenziano l’efficacia e la versatilità del Programma Montessori per la Demenza (MPD) in diversi contesti e con diversi gruppi di persone coinvolte nella cura e nel supporto dei pazienti affetti da demenza.

1. **Coinvolgimento del paziente in attività personalizzate**: Centrare le attività sulle preferenze e sui bisogni del paziente porta a una maggiore attivazione e a un aumento degli atteggiamenti positivi. Questo approccio favorisce il coinvolgimento attivo del paziente nel perseguire obiettivi collegati ai propri bisogni, migliorando il successo degli interventi.

2. **Miglioramento delle relazioni familiari**: Il coinvolgimento dei familiari nel MPD durante le visite ai propri cari ricoverati in case di riposo può contribuire a ridurre lo stress percepito dai caregiver, migliorando la qualità della vita percepita sia da parte dei familiari che dei pazienti. Questo porta a una valutazione più positiva delle relazioni e può ridurre il senso di colpa e il risentimento associati alla malattia.

3. **Formazione del personale residenziale**: La formazione del personale che lavora con persone affette da demenza nelle strutture residenziali può aumentare la soddisfazione del personale e migliorare la capacità di prevenire comportamenti aggressivi. Questo porta a un ambiente più positivo e caldo per i pazienti, migliorando la qualità complessiva dell’assistenza.

4. **Ruolo del paziente-leader**: Coinvolgere i pazienti ai primi stadi di demenza come “pazienti-leader” può avere diversi benefici, tra cui aumentare l’autostima e l’autoefficacia del paziente stesso, facilitare la trasmissione di conoscenze e abbattere le barriere intergenerazionali. Questo approccio valorizza il ruolo del paziente nella società e contribuisce alla sua integrazione e partecipazione attiva.

Complessivamente, il MPD offre un approccio olistico e centrato sulla persona per affrontare le sfide associate alla demenza, coinvolgendo attivamente pazienti, familiari e operatori sanitari per migliorare la qualità della vita e promuovere un ambiente di cura più empatico e inclusivo.

In definitiva, il MPD si propone di migliorare la qualità della vita dei pazienti con demenza, offrendo loro opportunità significative di partecipazione e stimolazione cognitiva, mentre fornisce supporto e sollievo ai loro caregivers. Questo approccio si distingue per la sua enfasi sull’empatia, sull’individualizzazione delle attività e sull’uso di strategie non farmacologiche per affrontare i sintomi della demenza.

Vuoi conoscerlo anche tu?

Ti aspetto con il corso in partenza ad aprile 2024, scopri di più alla pagina corsi: https://www.avoncellianita.it/2024-2/

Montessori in Svizzera 2024

Da diversi anni è nata un’importante collaborazione con Croce Rossa Svizzera che crede fortemente come Cantone al Modello Montessori per le demenze a base sistemica che porto avanti proprio per una visione complessiva dell’essere umano.

Il modello Montessori per le demenze rappresenta una strategia di intervento che aiuta in primis la persona con demenza, giovane o anziana che sia, a mantenere la sua autodeterminazione a prescindere dalla malattia ma anche tutto il team di professionisti.

Anche i familiari divengono un punto di riferimento nella vita e stimolazione cognitiva globale che viene messa in pratica.

Interessante notare come negli anni, molti professionisti e importanti clinici, abbiamo utilizzato, il modello Montessori e per tanto la sua pedagogia, purtroppo senza rendere merito alla vera autrice, che più di cento anni fa, promuoveva una visione di educazione  centrata sulla persona, sull’ambiente e sull’attività, quello che oggi chiamiamo Progetto di Vita.

Il progetto di Vita nasce più di 100 anni fa con Maria Montessori, neuroscienziata, pedagogista, che aveva una visione evolutiva del bambino, che partendo dalla fragilità, riusciva a recuperare ogni possibile potenzialità.

Ci vediamo in Svizzera

 

Collaborazione con il progetto R.I.T.A.

In un’ottica di continua ricerca e miglioramento delle diverse proposte che possono portare a condividere progetti di cura e sostegno per le persone con demenza e disabilità, con piacere informo che è nata una collaborazione con il progetto RITA (Reminiscence/Rehabilitation & Interactive Therapy Activities).

Eventuali richieste di informazioni e contatti potranno essere fatti tramite:

il modulo: https://share.hsforms.com/1m_syO9hgQiywLMcaTDiDsQ4easb

oppure inquadra il seguente QR code:

 

R.I.T.A. è un intervento terapeutico digitale che mira a migliorare l’assistenza fornita agli anziani, a coloro che vivono con demenza, con problemi di salute mentale, lesioni cerebrali acute e difficoltà di apprendimento.

RITA si pone come mezzo per sostenerli, riducendo la loro agitazione, isolamento, depressione e delirio. Attualmente, l’adozione di RITA sta registrando un significativo aumento in tutto il Regno Unito, sia per il miglioramento registrato nella qualità di vita e benessere dei pazienti, sia grazie ai benefici e risultati secondari ottenuti con l’utilizzo integrato in una serie di servizi del Sistema Sanitario Nazionale (NHS) e di settori della sanità e dell’assistenza sociale, tra cui l’assistenza agli anziani, la cura della demenza, la riabilitazione degli ictus, la LD (Learning Disability – Disturbi Specifici dell’Apprendimento), l’ABI (Acquired Brain Injury –Cerebrolesione Acquisita), le case di riposo e di cura, il pronto soccorso e l’ICU/ITU (Unità Terapia Intensiva).

Mentre lo scopo principale di RITA è migliorare la qualità della vita e il benessere; ai molteplici risultati che si ottengono quando la tecnologia viene adottata e utilizzata in modo appropriato ed integrato.

  • Questi risultati qualitativi sono riportati dagli utilizzatori:
    • Riduzione delle cadute a seguito dell’introduzione di RITA
    • Minore richiesta di assistenza individuale: 1:1, 2:1 e 3:1
    • Supporta il progetto Dementia Care Mapping™
    • Riduzione nell’uso di farmaci antipsicotici e sonniferi
    • Riduzione dei Tempi di Ospedalizzazione
    • Riduzione del Ritardato Trasferimento
    • Migliore esperienza paziente, famiglia e personale
    • Migliorato ciclo veglia-sonno
    • Aumento di dignità, rispetto e benessere nei pazienti a fine vita
    • Miglioramenti nella qualità dell’assistenza centrata sul paziente
    • Miglioramento della qualità percepita da familiari ed amici
    • Riduzione degli incidenti di salvaguardia
    • Migliore interazione assistenti e paziente, parenti e paziente

 

Materiale Montessori per le demenze e disabilità

Perché i materiali Montessori nelle disabilità e demenze?
Diverse ricerche hanno evidenziato come il ricorso alla pedagogia montessoriana sia in grado, accanto ad altre tecniche, di compensare i danni cognitivi determinati da patologie neuro-degenerative come la malattia di Alzheimer e altre demenze, ma anche nelle disabilità al fine di dare sequenzialità agli stimoli proposti focalizzando l’attenzione, come processo cognitivo che permette la selezione percettiva delle informazioni ambientali, in base alla rilevanza dell’individuo.
Il materiale permette, in base alle sue caratteristiche di rispondere alle specificità attentive, focalizzando la possibilità di concentrarsi su uno o più stimoli target selezionandoli tra altri.
Sappiamo che l’attenzione può essere suddivisa in selettiva, divisa e sostenuta, questi materiali ben si sposano nel sostenere i sistemi attenzionali sia posteriori (PAS) che anteriori (AAS) e quindi lavorare sui disturbi di attenzione presenti in diverse patologie.
I materiali selezionati permettono, inoltre, di lavorare su specifiche agnosie ma anche per i disturbi spaziali, nonché in alcune disgrafie e dislessie da neglet, ecc.
Tali materiali assieme ad una formazione specifica: vedi la pagina EVENTI https://www.avoncellianita.it/2024-2/

divengono un utile aiuto nella riabilitazione in fase di recupero o di mantenimento di abilità specifiche nei casi di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
È stato dimostrato che una terapia riabilitativa mirata, stimola l’espansione della rappresentazione nervosa dell’area colpita da lesione.
Fenomeni di neuroplasticità non sono solo osservabili in caso di lesioni verificatesi nello sviluppo cerebrale ma anche in individui adulti.
I materiali proposti e selezionati da GAM Gonzagarredi Montessori con la collaborazione e scelta di Anita Avoncelli, sono stati in alcuni casi riadattati, proprio per rispondere a questi specifici bisogni.

Vedi alla voce DEMENZA E DISABILITÀ:

 

Inserisci il codice Anita2024 per uno sconto sull’acquisto di materiali shop on line, specifico per demenze e disabilità:    https://shop.gonzagarredi.com/it/materiale-montessori-per-disabilita/

Visita il catalogo on line: https://www.gonzagarredi.com/wp-content/uploads/pdf/Montessori-Disabilita.pdf

Montessori e demenze: incontro aperto al pubblico presso la RSA CASAMIA a Casier di Treviso

Dopo questo periodo di pausa estiva, sono in partenza molte novità.
Settembre, il mese dedicato, alla sensibilizzazione sulle persone con demenza, prevede diverse iniziative di formazione interna alle Rsa.
Importante collaborazione con il gruppo francese Orpea che ha scelto per le proprie realtà venete, per un gruppo di professionisti, il Modello Montessori per le demenze a base sistemica.
Ci sarà, inoltre, la possibilità di incontrarci, in un incontro aperto al pubblico, per conoscere questa progettualità e la possibilità di acquistare i libri “Intuizioni montessoriane per la demenza” e “Montessori abbraccia le demenze”.
Per info e prenotazioni: casier@orpea.it

Su Età della libertà parlano di noi: Il Modello Montessori per la Demenza (MMD)

Il sito “Età della libertà” dedica un articolo all’approccio Montessori:
Leggiamo l’articolo:
Il Modello Montessori per la Demenza (MMD) – della dott. Anita Avoncelli

Le demenze comprendono un insieme di patologie che hanno un impatto enorme in termini sociali, sanitari e psicologici per le famiglie.

Non sempre la rete assistenziale risulta sufficiente a supplire le necessità e le scuole che formano i futuri professionisti, non sempre toccano in profondità determinate tematiche, lasciando poi al campo esperienziale l’operatore con i relativi rischi correlati.

Il progressivo invecchiamento della popolazione generale, sia nei Paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo, fa ritenere queste patologie un problema sempre più rilevante sia in termini di sanità pubblica ma anche sociale.

Ad oggi il tentativo di rallentare e migliorare il decorso della malattia, è dato da due approcci che lavorano in parallelo ma che nel corso degli ultimi anni, visti i scarsi benefici dell’ambito farmacologico, sta divenendo sempre più preminente: Sto parlando infatti dell’approccio di tipo non farmacologico.

Nel campo delle demenze gli approcci di tipo non farmacologico sono ampissimi.

Il Modello Montessori per la Demenza (MMD)…

Leggi l’articolo completo su: https://etadellaliberta.org/il-modello-montessori-per-la-demenza-mmd-della-dott-anita-avoncelli/

 

Zucchetti e Montessori: un corso on line con crediti ECM

Oggi il metodo Montessori può essere utilizzato non solo nel campo evolutivo infantile, ma anche nelle cure non farmacologiche e precisamente per le persone affette da demenza.

 

Lo scopo del Modello Montessori per la demenza MMD a base sistemica, è costruire una relazione positiva tra la persona e l’ambiente, così da ridurre gli eventuali segni di stress, che spesso vengono erroneamente definiti come stati di agitazione, aggressività o più in generali come disturbi del comportamento.

 

In questo corso ECM con Anita Avoncelli, esperta nella pedagogia della terza età, affronteremo gli aspetti teorici di questo approccio, i nuovi concetti sulle demenze, la valutazione dell’ambiente e delle relazioni che caratterizzano diverse situazioni e le buone pratiche di cura al fine di modificare la progettualità per le persone assistite.

Anche i professionisti senza obbligo ECM (es. OSS e personale amministrativo) possono iscriversi al corso usufruendo di una quota agevolata. In fase di iscrizione, occorre selezionare la voce “Professione non ECM” nel campo Professione.

A questa pagina tutte le informazioni su costi ed iscrizioni:

https://a1d5d1.emailsp.com/f/rnl.aspx/?fdf=rvuqs_a:de=s_bg7=rpsx_5-1:a=a9:135.21&x=pv&8h8&x=pp&qwki7685eh-&3/9h/:4d=vstzNCLM