ALZHEIMER E MONTESSORI: DUE MONDI SOLO APPARENTEMENTE LONTANI
A cura di Anita Avoncelli
Forum della non autosufficienza: https://www.nonautosufficienza.it/
La MMD (metodologia Montessori per la demenza), basandosi sui principi della pedagogia
montessoriana ma anche aspetti legati alla retrogenesi e alla visione sistemica della persona, ha
lo scopo di fornire informazioni specifiche e modalità di intervento pratiche, all’interno di realtà
socio sanitarie, al fine di promuovere modalità di intervento, cura e benessere nelle persone
affette da demenza che spesso vengono confuse con disturbi del comportamento o stati di
agitazione, così da limitare le contenzione e acquisire degli strumenti operativi di osservazione
specifici e di intervento al fine di migliorare la vita delle persone affette da demenza,
l’organizzazione e l’ambiente. La pedagogia montessoriana viene rispecchiata nel suo pensiero
più profondo, fatta di autonomia e libertà di scelta di ciò che ci fa stare bene e che per tanto
attiva la nostra concentrazione.
Dove:
27 novembre 2020 al Forum della non autosufficienze di Bologna, indicando la sigla M05
iscrizione: https://www.nonautosufficienza.it/iscrizione/
Programma
Aspetti teorici dell’approccio Montessori
Retrogenesi e MMD
Una visione sistemica della persona con demenza
La quotidianità come buona pratica di cura nelle organizzazioni
Relatore
Anita Avoncelli, promotrice del Modello Montessori per la Demenza, si occupa di fare
conoscere questo approccio nel vasto panorama delle realtà e nuclei socio sanitari che si
occupano di persone con demenza sotto il profilo formativo, organizzativo, di supervisione e di
consulenza.
Obiettivi:
Fornire una visione diversa della persona affetta da demenza
Conoscere un modello d’intervento innovativo all’interno del vasto panorama delle tnf
Acquisire competenze specifiche nell’approccio montessoriano
Aumentare la pro attività nei luoghi di cura da parte dello staff
Agevolare un pensiero critico di buone prassi all’interno delle organizzazioni
Destinatari
Associazioni educative e strutture sanitarie che si occupano di demenza, ma anche realtà del
settore informatico e startup, aziende che si occupano di architettura e cura, aziende di
arredamento specifico socio sanitario.